Poi,
finalmente, la raggiungo. O meglio, percorro mezzo ponte e mi fermo ad
osservarla appoggiato all'albero. Clementina c'è, immobile, in
contemplazione del nulla, irraggiungibile.
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Nel piccolo mondo barca le personalità emergono in fretta,
ineludibili.
Quella di Clementina era sembrata evidente ancor prima di salire a
bordo, appena giunta, inaspettata, a Cala Medici.
Schiva, autonoma,
intransigente, forse incazzata con la vita, non ho ancora capito se c'era
venuta spontaneamente o su richiesta di suo padre, l'armatore.
Mi era stata
annunciata poco prima, mentre ci servivano cena al ristorante del porto,
dopo un'intera giornata di manovre all'ormeggio, navigazione e bagno a Baratti,
a 25 miglia da lì.